Vi segnalo un libro interessante in tema di big data, edito da Mind Edizioni nella Collana Harvard Business Review Italia e pubblicato nel 2016.
II libro – dal titolo “La grande sfida della trasformazione digitale – dalla rivoluzione dei big data all’internet of things” – raccoglie le riflessioni di alcuni dei più importanti esperti del mondo (Andrew McAfee, Erik Brynjolfsson, Dominic Barton, David Court, Thomas Davenport, D.J. Patil, Darrell K. Rigby, Alex “Sandy” Pentland, Timothy Morey, Theodore “Theo” Forbath, Allison Schoop, Thomas C. Redman, Jeanne W. Ross, Cynthia M. Beath, Anne Quaadgras) con i commenti di Marco Icardi, Alberto Bubbio, Maria Luisa Mignemi, Luciano Daffarra, Gennaro Della Valle e Anna Polignani, in merito ai big data, all’intelligenza artificiale, al valore degli analytics, all’utilità di capaci data scientist ed alle peculiarità delle esperienze “digical“.
Il nostro mondo sta conoscendo un periodo di sviluppo scientifico e tecnologico davvero unico, con cambiamenti rapidissimi indotti dalle tecnologie informatiche e digitali, da Internet, dai social media, dai dispositivi mobili e wereable, dall’iperconnettività, dai cloud, dalla robotica, dai big data e dall’IoT.
In questo quadro di sviluppo così affascinante, emergono, tuttavia, molti interrogativi sulle modalità di fare business, che incidono profondamente sulle strategie commerciali ed industriali delle aziende: gli incroci business – tecnologia cambiano totalmente i parametri del gioco rispetto al passato, impongono alleanze improbabili ed inconsuete, esigono modelli innovativi, a volte addirittura sperimentali, con la correlativa assunzione di grandi rischi ed alte possibilità di fallimento.
Il suggerimento che si ricava dalla lettura del libro è di abbracciare le nuove tecnologie e sperimentarle velocemente ed in modo creativo ma “tenendo i piedi per terra”.
Guai, invece, a chi si illude di potersi crogiolare nella propria comfort zone perché, in breve tempo, quel posizionamento sul mercato sarà destinato a deteriorarsi e, infine, a sparire: “stare fermi non si può; l’unico risultato certo sarebbe quello dell’irrilevanza o della pura e semplice uscita dal mercato”.
Dalle riflessioni degli autori emerge anche la prospettiva di un nuovo mondo più vicino alle esigenze dei singoli: le nuove tecnologie espongono a grandi rischi ma offrono altrettante grandi opportunità se si riesce a sfruttare un mercato costituito da consumatori informati ed esigenti, offrendo loro prodotti tailor made.
L’uso professionale avanzato dei big data è uno di questi strumenti; altrettanto importante è coordinare le strategie indirizzate al mondo fisico e al mondo virtuale per dare ai clienti la massima soddisfazione nella fruizione di beni e servizi all’altezza delle loro richieste.
La varietà ed originalità dei contributi e le diverse angolazioni da cui gli Autori esaminano il tema rende la lettura del libro mai scontata o noiosa.
Vi segnalo, in ogni caso, l’intervista a Alex “Sandy” Pentland (l’articolo si intitola “big data: grandi cambiamenti con grandi responsabilità”) che affronta il tema dei big data sotto il profilo della tutela della riservatezza dei dati personali, proponendo un modello di New Deal dei dati personali, fondato sulla trasparenza totale dell’utilizzo dei dati.
Questo libro è, insomma, un ottimo spunto per acquisire la giusta digital mindset per affrontare il mondo “always on” che sta arrivando (e che, in parte, è già tra noi).
Il libro è venduto in libreria al prezzo di copertina di Euro 14,90 oppure lo trovate, con un piccolo sconto, su Amazon a Euro 12,66.