Domenica 25 marzo, nei panni di “volontario per un giorno”, ho partecipato con la Fondazione Corti Onlus alla manifestazione fieristica “Fa’ la cosa giusta” di Fieramilanocity, evento nazionale dedicato al consumo critico ed agli stili di vita sostenibili, giunto alla sua quindicesima edizione.
I volontari della Fondazione (quelli veri!) si sono impegnati in una tre giorni intensa per far conoscere ai visitatori della fiera l’importanza del loro appoggio alla causa del Lacor Hospital, l’ospedale del nord Uganda, fondato quasi sessant’anni fa dal brianzolo Piero Corti e da sua moglie Lucille Teasdale, canadese, al quale i coniugi hanno dedicato tutta la loro vita.
Nel 2017 il Lacor Hospital ha assistito circa 270 mila pazienti, di cui la maggioranza sono bambini e donne: sono stati accolti, assistiti e curati ben 101.067 bambini con meno di sei anni e 120.334 donne, di cui 32.237 mamme.
La Fondazione Corti ha finanziato l’ospedale con 1.318.127 Euro in denaro e 360.768 Euro in assistenza tecnica; con questi fondi il Lacor Hospital ha avuto la possibilità, tra l’altro, di iniziare la digitalizzazione della radiologia, mettere in funzione la distribuzione dei gas medicinali, finanziare un consulente per ristrutturare il sistema informatico ed acquistare due nuove ambulanze.
Il Lacor Hospital offre alla popolazione locale non solo assistenza sanitaria di qualità al costo più basso possibile, ma consente, altresì, ai giovani di usufruire di importanti corsi di formazione, tra cui quelli di ostetricia, di tecnico di laboratorio e di infermiera di sala operatoria.
La fondamentale ed insostituibile presenza del Lacor Hospital nel nord dell’Uganda ha un costo annuo che, per i nostri canoni occidentali, è davvero modesto ma per la popolazione locale è inarrivabile con i soli mezzi a loro disposizione: 5 milioni di Euro l’anno per sostenere e curare centinaia di migliaia di persone!
La possibilità di cura per moltissimi bambini e donne dell’Uganda passa, quindi, dalla nostra generosità e dall’impegno quotidiano di tutto lo staff della Fondazione Corti nel farci comprendere quanto siano preziose anche donazioni di somme che a noi appaiono assolutamente trascurabili nella vita di tutti giorni.
Dopo aver sperimentato in prima persona, durante la manifestazione di domenica 25 marzo, “l’umiliazione” di essere guardato come uno scocciatore (e trattato come tale) da molti visitatori di una fiera che, tutto sommato, avrebbe dovuto accogliere persone ben disposte a “fare la cosa giusta” e, quindi, a raccogliere con interesse il volantino informativo che porgevo loro, quel 1.318.127 di Euro raccolti nell’anno 2017 appare realmente un miracolo.
Non c’è come stare dall’altra parte della barricata per capire quanto difficile sia il lavoro della Fondazione Corti per farsi conoscere e far breccia nella generosità del prossimo, consentendo a migliaia di bambini ugandesi che si recano al Lacor Hospital di avere cure che, nei nostri Paesi occidentali, diamo per scontate.
E, allora, come “volontario per un giorno”, vi chiedo, per questa Pasqua, di non scansarvi e di andare almeno a visitare il sito della Fondazione Corti (lo trovate qui) per comprendere l’importanza della sua incessante opera – sono ormai 25 anni di attività – a sostegno del Lacor Hospital e della popolazione ugandese e, magari – perché no? – potete segnarvi il numero di codice fiscale per la donazione del vostro 5 x 1000 nella prossima dichiarazione dei redditi o “adottare un letto” per garantire, con meno di 1 Euro al giorno, l’operatività dell’ospedale giorno dopo giorno e iscrivere il vostro nome (o quello di una persona a voi cara) nel “Libro d’oro dei sostenitori”.
I bambini dell’Uganda ve ne saranno grati per molto tempo!
Ed io con loro!
Grazie!