E’ di pochi giorni fa (26 marzo 2020) la notizia che AgID ha emanato le Linee Guida che consentono di utilizzare SPID (il Sistema Pubblico di Identità Digitale) come firma elettronica per i documenti on-line.
Con l’emanazione delle Linee Guida, la firma elettronica con SPID avrà, quindi, lo stesso valore giuridico di quella autografa e, pertanto, qualunque cittadino potrà sottoscrivere atti e contratti on-line con uno strumento di facile utilizzo, sicuro e offerto (almeno per ora) in modo gratuito.
La firma digitale tramite SPID favorirà il processo di dematerializzazione dei documenti perché integra il requisito della forma scritta e produce gli effetti previsti dall’art. 2702 del Codice Civile (“la scrittura privata fa piena prova, fino a querela di falso, della provenienza delle dichiarazioni da chi l’ha sottoscritta, se colui contro il quale la scrittura è prodotta ne riconosce a sottoscrizione, ovvero se questa è legalmente considerata come riconosciuta”).
In questo contesto, le Linee Guida dell’AgID disciplinano le modalità con cui i fornitori di servizi on-line potranno consentire agli utenti di sottoscrivere atti e contratti tramite la loro identità digitale SPID: è importante, inoltre, precisare che i fornitori di servizi potranno essere sia privati sia Pubbliche Amministrazioni.
Firmando con SPID, viene apposto al documento un sigillo elettronico qualificato (cosiddetto “QSeal”) che riporta (a livello digitale) le informazioni rilevanti della firma: i sigilli elettronici qualificati sono un servizio fiduciario che garantisce l’autenticità e l’integrità di un documento, secondo quanto prevede il Regolamento eIDAS, a livello Europeo.
Un siffatto sistema risulta anche conforme al GDPR perché l’utente che firma un documento con SPID chiamato a fornire pochissimi dati per la propria identificazione (che avviene tramite il Codice Fiscale) e, una volta apposto il sigillo QSeal, il Provider provvederà ad eliminare completamente dai propri sistemi anche questi dati, terminata la procedura.
Un altro vantaggio della firma con SPID è che si potranno utilizzare:
– identità digitali ad uso professionale per sottoscrivere contratti per conto di soggetti giuridici (ad esempio, in qualità di procuratori di una società). In questo caso, nel sigillo elettronico qualificato verranno evidenziate le relative informazioni aggiuntive del firmatario, cioè il nome dell’ente per conto del quale opera il soggetto che ha firmato con SPID;
– identità digitale da libero professionista oppure, più semplicemente,
– identità digitale da privato cittadino: in questo caso, nel sigillo elettronico qualificato apparirà solo il nome, cognome e codice fiscale del firmatario.
In attesa della pubblicazione delle Linee Guida nella Gazzetta Ufficiale, potete consultare le Linee Guida qui .