L’AEPD – l’Autorità Spagnola per la protezione dei dati – ha recentemente pubblicato un documento (“Medidas para minimizar el seguimiento“) contenente alcuni consigli utili per limitare la profilazione in internet, suggerendo comportamenti e azioni in grado di minimizzare i rischi di monitoraggio dei dati personali dell’utente.
L’Autority spagnola spiega, nel preambolo, che, come noto, navigare in internet espone l’utente ad importanti rischi per la sua privacy, dato che gli strumenti di profilazione sul web sono, di fatto, onnipresenti.
I più noti sistemi per la profilazione dell’utente sono, naturalmente, i “famigerati” cookies, soprattutto analitici e di terze parti, ma questi non sono l’unico mezzo con cui i siti web sono in grado di monitorare l’utente.
L’Autority spagnola ricorda, infatti, che, proprio perché oggi la maggioranza di noi conosce i rischi connessi ai cookie di terze parti, i siti web hanno sviluppato ulteriori tecniche per tracciare l’utente ed utilizzano, ad esempio: gli identificativi dei sistemi Android per la personalizzazione degli annunci pubblicitari; l’impronta digitale del dispositivo; la memoria del browser che siamo soliti utilizzare; i log dei server ai quali ci colleghiamo per navigare.
E’, poi, ovvio che il rischio per l’utente di essere oggetto delle tecniche di profilazione sopra descritte non è limitato all’attività che svolgiamo sui nostri computer personali, ma si estende ai nostri smartphone, tablet, smart tv; tutti questi device sono in grado di trasmettere i nostri identificativi ai siti web visitati.
Occorre, infine, tenere presente che anche la pratica di identificarci on-line attraverso il nostro indirizzo di posta elettronica per facilitare l’accesso ai siti web è, come sappiamo, un ulteriore mezzo di potenziale profilazione, soprattutto se associata all’utilizzo dei social network.
L’AEPD ha, pertanto, stilato un elenco di 12 consigli per tutti gli utenti (recomendaciones bàsicas), più altri 4 consigli per gli utenti esperti (recomendaciones para usuarios avanzados), che, se osservati, consentono di minimizzare la diffusione dei dati personali in on-line.
I 12 consigli di base sono:
- tieni sempre in considerazione il modo in cui viene garantita la riservatezza dei tuoi dati personali nella scelta del browser e delle app che decidi di scaricare. Verifica periodicamente l’adeguatezza di questi servizi, dato che nel tempo le loro caratteristiche si modificano tramite gli aggiornamenti;
- evita di installare app non necessarie;
- mantieni aggiornato il tuo browser;
- attiva l’opzione di protezione avanzata anti-tracciamento se il tuo browser ne dispone (l’AEPD cita Microsoft Edge e Mozilla Firefox);
- blocca i cookie di terze parti o, almeno, bloccali nella modalità di navigazione in incognito;
- valuta l’opportunità di utilizzare due distinti browser, servendoti di preferenza di quello impostato con una configurazione più restrittiva; nel caso in cui tale configurazione ti impedisse di accedere a certi servizi, utilizza l’altro browser più permissivo. In questo modo, minimizzerai il rischio di esposizione dei tuoi dati personali;
- in alternativa al punto precedente, puoi configurare nel browser delle eccezioni con riferimento ai siti che visiti più spesso;
- configura il browser affinché, terminata la sessione di navigazione, cancelli i cookie. Se risulta troppo scomodo per la navigazione, si può optare per cancellarli manualmente di tanto in tanto;
- evita di iniziare una sessione di navigazione identificandoti subito come utente e, comunque, non tenere aperta all’infinito la sessione. In ogni caso, configura il browser per evitare la sincronizzazione dei tuoi dati di navigazione con i tuoi dati personali come utente;
- se il tuo browser non offre un sistema di protezione anti-tracciamento, puoi scaricarne uno valido da internet, scegliendolo tra quelli più affidabili;
- imposta nelle opzioni del tuo dispositivo di impedire l’utilizzo dell’identificativo del device per ottenere pubblicità personalizzata basata sulla geolocalizzazione o sul proprio profilo utente;
- controlla e configura le opzioni di personalizzazione, profilazione e marketing di tutte le applicazioni, social network e servizi on-line che utilizzi.
Per quanto riguarda, invece, i consigli per gli utenti esperti, l’AEPD suggerisce:
- configurare sulla rete di casa un applicazione di blocco DNS, come PiHole;
- navigare tramite VPN o tramite TOR;
- installare una macchina virtuale nel proprio sistema e navigare solo nella sessione virtuale;
- utilizzare un sistema operativo progettato per rispettare la privacy e l’anonimato, come Tails o QubesOS .
Per chi volesse leggere il documento integrale pubblicato (in lingua spagnola) dall’AEPD, può trovarlo nella sezione del Blog dedicata ai documenti utili (è il documento n. 6 dell’anno 2020).