Smart working e GDPR
Quali sono gli adempimenti richiesti alle aziende dal GDPR per svolgere attività in smart working dal 30 giugno 2022?
Avvocato civilista del Foro di Milano. DPO e Blogger. Mi occupo di protezione dei dati e nuove tecnologie.
Quali sono gli adempimenti richiesti alle aziende dal GDPR per svolgere attività in smart working dal 30 giugno 2022?
Volete sapere quali caratteristiche deve avere un valido prodotto di log management per la vostra azienda?
Ecco, in sintesi, quali sono le regole indicate dal nostro Garante per la Protezione dei Dati Personali per una corretta creazione e gestione delle password.
Per le PMI è importante conoscere quali sono le tre regole principali per gestire l’account email del dipendente.
Le Linee Guida del Garante sui cookie coinvolgono tutte le imprese che hanno almeno un sito web e che dovranno adeguarsi entro sei mesi.
Gli NFT possono divenire uno strumento di branding per la ristorazione di alta qualità, in grado di accrescendo la notorietà del loro marchio.
Vi propongo una checklist, scaricabile ed immediatamente utilizzabile, con 7 domande fondamentali per capire se utilizzate correttamente WhatsApp in azienda.
Poche regole chiare per consentire alle imprese di gestire il trasferimento di dati personali in UK dopo la Brexit.
L’Autorità per la Protezione dei Dati Catalana – APDCAT – ha pubblicato un nuovo tool per effettuare la DPIA.
L’AEPD ha pubblicato un tool per aiutare i Titolari del trattamento a decidere se devono comunicare un data breach agli interessati.
Il Regolamento UE 2020/1503 offre alle piattaforme di crowdfunding dedicate alle imprese di avere un respiro europeo, consentendo loro di operare in tutti i Paesi UE, con il duplice obiettivo di:
a) ampliare il mercato accessibile alle piattaforme di crowdfunding;
b) garantire un minimo livello di tutela per gli investitori.
L’AEPD, l’Autorità Garante per la protezione dei dati spagnola, ha pubblicato una Guida alla protezione dei dati by default con l’obiettivo di fornire consigli pratici per l’implementazione di sistemi conformi al principio sancito dall’art. 25 del GDPR.
L’AEPD ha pubblicato alcuni consigli utili per limitare la profilazione in internet, minimizzando i rischi per i dati personali dell’utente.
L’EDPB ha pubblicato alcune FAQ per dare le prime risposte alle conseguenze pratiche della decisione Schrems II della Corte di Giustizia UE.
I rimedi normativi possibili dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha dichiarato l’invalidità del Privacy Shield