I cookies secondo l’ICO
L’ICO e la Corte di Giustizia Europea ridefiniscono, alla luce dei principi sanciti dal GDPR, le regole per l’utilizzo dei cookies.
In questa sezione del blog trovate tutti i miei articoli dedicati alle PMI, con risposte e soluzioni concrete per l’applicazione delle norme del GDPR e, in generale, sul tema della protezione dei dati.
L’ICO e la Corte di Giustizia Europea ridefiniscono, alla luce dei principi sanciti dal GDPR, le regole per l’utilizzo dei cookies.
Il libro “La Privacy – Proteggere i dati personali oggi” ci spiega la difficoltà di tutelare l’individuo dagli abusi attraverso gli strumenti normativi.
Il Garante sanziona con 2 milioni di Euro una società che ha omesso di fornire l’informativa agli interessati e di ottenere il consenso all’attività di (tele)marketing.
L’European Data Protection Board (EDPB) ha dedicato al primo anno di vita del GDPR un video di due minuti dal titolo: ” 1 year ago, the GDPR entered into application, but what has changed for you?”
Il corollario dell’obbligo del Titolare del trattamento di dare le istruzioni necessarie ai propri sottoposti (interni e/o esterni) è quello di controllare periodicamente che le proprie istruzioni siano osservate dai destinatari.
Un corretto approccio basato sul principio di accountability delle misure di protezione adottate, permette al Titolare del trattamento di soddisfare le esigenze di sicurezza desiderate, in primis, dai propri clienti, con ritorni economici significativi.
Per il GDPR, ciò che conta non è la formale investitura di un soggetto come Responsabile del trattamento ma come si atteggia, in concreto, il rapporto tra Titolare del trattamento e Responsabile stesso.
Racconto di una fitness app priva dei requisiti di concisione, trasparenza, accessibilità, intelligibilità, chiarezza e semplicità!
Le linee-guida mirano a fornire orientamenti pratici e supporto interpretativo in merito alla presentazione, approvazione e pubblicazione dei codici di condotta.
il nostro Garante ci ha chiarito che i consulenti del lavoro sono veri e propri responsabili del trattamento quando trattano i dati dei dipendenti dei clienti in base all’incarico ricevuto da questi ultimi.
Il 24 dicembre 2018 il Garante Privacy ha verificato la conformità di alcuni Codici deontologici al GDPR, tra cui quello per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria.
Dopo aver letto il provvedimento del 7 dicembre 2018 del nostro Garante per la Protezione dei Dati Personali sul trattamento dei dati personali idonei a rivelare l’adesione sindacale dei dipendenti, sorrido al pensiero di certe discussioni con alcuni clienti che, pur di semplificarsi la vita nella fase di assessment risk, sostengono di non avere la minima conoscenza dell’appartenenza dei propri lavoratori ad un determinato sindacato. Benché l’intervento del Garante faccia ancora riferimento alla disciplina previgente (tant’è vero che, nel testo, si discute di “dati sensibili” e non di “categorie particolari di dati” ex art. 9 GDPR), il principio espresso ha certamente valenza interpretativa anche oggi, nell’era del GDPR. Un’esame della fattispecie analizzata dal Garante appare, quindi, opportuna. In seguito ad una complessa vicenda giudiziaria, un’Azienda pubblica ha informato con e-mail la RSU dell’intervenuta variazione dell’affiliazione sindacale di alcuni suoi dipendenti: tale decisione… Leggi tutto »Quale tutela per i dati sindacali?
Uno degli aspetti più difficili da far assimilare ai clienti, quando si parla di GDPR, è la necessità di svolgere una verifica periodica delle misure tecniche ed organizzative individuate ed adottate per la prevenzione del rischio nel trattamento dei dati. Non basta, cioè, aver costruito un valido sistema organizzativo di tutela dei dati se i processi non vengono, poi, testati ed aggiornati nel tempo. Anche i rapporti tra Titolare e Responsabile del trattamento sono improntati al rispetto delle istruzioni del primo da parte del secondo nel tempo, il che equivale a dire che il Titolare ha l’obbligo di controllare nel tempo l’osservanza delle regole date al Responsabile, verificando puntualmente che le categorie di dati trattati e le operazioni su di essi eseguite siano sempre posti in essere rispettando i parametri di liceità stabiliti dalle istruzioni fornite. Uno degli strumenti utili alla… Leggi tutto »Il risk based audit per il GDPR
Le procedure di business continuity rappresentano uno degli elementi di valutazione dell’adeguatezza delle misure tecniche ed organizzative richieste dal GDPR al Titolare del trattamento per garantire la sicurezza dei trattamenti. L’art. 32 GDPR prevede, infatti, che “tenuto conto dello stato dell’arte e dei costi di attuazione, nonché della natura, dell’oggetto, del contesto e delle finalità del trattamento, come anche del rischio di varia probabilità e gravità per i diritti e le libertà delle persone fisiche, il Titolare del trattamento (…) mette in atto misure tecniche e organizzative adeguate per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio, che comprendo, tra le altre, se del caso: a) la pseudonimizzazione e la cifratura dei dati personali; b) la capacità di assicurare su base permanente la riservatezza, l’integrità, la disponibilità e la resilienza dei sistemi e dei servizi di trattamento; c) la capacità… Leggi tutto »Business continuity nel GDPR
E’ noto che, tra le novità introdotte dal GDPR, vi è anche quella di informare esplicitamente l’interessato nelle informative del suo “diritto di proporre reclamo ad un Autorità di controllo“ (art. 13, comma 2, lett, d). Sappiamo anche che l’art. 77 GDPR dispone che “fatto salvo ogni altro ricorso amministrativo o giurisdizionale, l’interessato che ritenga che il trattamento che lo riguarda violi il presente Regolamento, ha diritto di proporre reclamo a un’autorità di controllo, segnatamente nello Stato membro in cui risiede abitualmente, lavora oppure del luogo ove si è verificata la presunta violazione”. In esecuzione delle predette norme e di quanto previsto dal nostro nuovo Codice Privacy modificato dal D.lgs 101/2018, il nostro Garante per la Protezione dei Dati ha pubblicato sul proprio sito un modello di reclamo utilizzabile da chiunque. Al riguardo, il Garante precisa che “il reclamo è… Leggi tutto »Quando il reclamo al Garante è efficace?