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sicurezza dati

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Business continuity nel GDPR

Le procedure di business continuity rappresentano uno degli elementi di valutazione dell’adeguatezza delle misure tecniche ed organizzative richieste dal  GDPR al Titolare del trattamento per garantire la sicurezza dei trattamenti. L’art. 32 GDPR prevede, infatti, che “tenuto conto dello stato dell’arte e dei costi di attuazione, nonché della natura, dell’oggetto, del contesto e delle finalità del trattamento, come anche del rischio di varia probabilità e gravità per i diritti e le libertà delle persone fisiche, il Titolare del trattamento (…) mette in atto misure tecniche e organizzative adeguate per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio, che comprendo, tra le altre, se del caso: a) la pseudonimizzazione e la cifratura dei dati personali; b) la capacità di assicurare su base permanente la riservatezza, l’integrità, la disponibilità e la resilienza dei sistemi e dei servizi di trattamento; c) la capacità… Leggi tutto »Business continuity nel GDPR

L’importanza della sicurezza dei dati personali

Oggi ho avuto una conversazione con un cliente che, di fronte alla mia domanda in merito al livello di adeguamento dei suoi processi aziendali alle prescrizioni del Regolamento UE 679/2016 (GDPR) a tutela della sicurezza dei dati personali, mi ha risposto, piuttosto infastidito, che si tratta delle solite regole che non servono a nulla, perché “tanto su internet si trova tutto”, a dispetto dei numerosi adempimenti che vengono richiesti dalle attuali norme in materia di privacy. Tutti i miei tentativi di spiegargli che, proprio il fatto che “su internet si trova tutto” (anche quello che non dovrebbe esserci), rende evidente la necessità di regole nuove e più efficaci per la sicurezza dei dati personali, in quanto la tutela della sua clientela comincia proprio con l’adozione di adeguate protezioni dei dati raccolti, non hanno fatto breccia. Con mia grande frustrazione, ho dovuto,… Leggi tutto »L’importanza della sicurezza dei dati personali

GDPR e privacy

Il danno reputazionale nell’era del GDPR

Il concetto di reputazione non è certamente nuovo al diritto, ma l’avvento del web e dei social media ha enormemente ampliato le occasioni di una sua lesione, con conseguente danno per le aziende. La reputazione è tradizionalmente definita come la considerazione di cui un individuo gode nell’ambiente sociale in cui vive ed opera; per quanto riguarda le persone giuridiche, già da tempo la Suprema Corte di Cassazione ha sancito la risarcibilità, ex art. 2043 c.c., della lesione della reputazione commerciale (la cosiddetta brand reputation) dell’impresa che subisce un danno di immagine per il fatto di un proprio dipendente o di un dirigente o, ancora, di un concorrente. Nell’era del web, la nozione di danno alla reputazione commerciale si è evoluta o, se vogliamo, ha trovato la sua maturità: “la reputazione è fondamentale, sia essa riferita alla persona (Personal Reputation) o a un’azienda… Leggi tutto »Il danno reputazionale nell’era del GDPR